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Archive for agosto 2012

 

 

just.

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Il crepuscolo arrotonda gentilmente gli angoli bruschi delle strade. L’oscurità incombe sulla fumigante città di asfalto; ottunde le inquadrature delle finestre, i manifesti, i camini, i serbatoi, i ventilatori, le scale di sicurezza, le modanature, le decorazioni, le scanalature, gli occhi, le mani, le cravatte; riduce tutto a masse blu, a blocchi neri. Sotto il rullo che comprime più forte, sempre più forte, sprizza dalle finestre la luce. La pressione della notte strizza latte luminoso dai lampioni ad arco, spreme i blocchi scuri delle case fino al farne sfilare la luce rossa gialla verde nella strada rimbombante di passi. Tutto l’asfalto secerne luce. Dalle insegne luminose sui tetti erompe luce, luce che turbina vertiginosamente per le vie, luce che colora rutilanti tonnellate di cielo.

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Il paese senza eroi

La luna è rossa e si mischia con l’umido intorno ai lampioni gialli.
Un vecchio siede sugli scalini della latteria, la bici nera col pedale appoggiato sul marciapiede.
Sorride inebetito ad un bimbo dagli occhi a mandorla seguito attento dalla mamma, china su di lui.
Ragazze costeggiano il ponte, con shorts e gambe sode, i culetti all’insù e cellulari all’orecchio.
Le macchine scorrono lente con gli avambracci dei guidatori che penzolano come impiccati sui finestrini spalancati sul paese senza eroi.
Mozziconi roventi di sigarette vengono ritmicamente lanciati, la strada è un continuo scintillio rosso.
“Questo mal di testa mi lacera”

Il commesso spinge il carrello della spesa pieno di cartoni da buttare, cinque uomini soli si fanno compagnia sotto l’insegna luminosa di un bar chiamato “Brooklyn”, hanno tutti i capelli ingelatinati e le mascelle serrate.
Una donna mi sorride lasciva, i seni in bella vista e gli occhi languidi che mi squadrano.

“Io devo scappare da questo posto”.

Una coppia siede su una panchina di marmo, prendendosi un po’ d’aria fresca, mi fanno un cenno di saluto, quasi fossimo amici di vecchia data. Un uomo coi capelli bianchi attraversa in diagonale la strada e quattro ragazzi in una macchina scassata lo bestemmiano pesantemente.

Non ci sono eroi in questo paese.

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