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Posts Tagged ‘The Doors’

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-Cazzo! – 
– Rilassati, dude! –
– Cazzo! –
(risata dell’altro)
– Cazzo ridi? Sto nella merda…
– Tu (risata) staresti (risata con testa reclinata) nella merda (parola farfugliata causa risata)? –
Tirò ancora una volta la sigaretta, il filtro umido e mozzicato per il nervoso.
Jay beveva in compagnia di Jack. Una mano teneva la bottiglia, l’altra librava nell’aria, si appoggiava sul suo viso, muoveva i capelli lunghi castani, tamburellava sul divano di pelle rovinata. E fissava con lo sguardo allucinato l’altro.
– Fanculo Jay, sei di nuovo in trip? –
(risata sfumata in ghigno)
– Rilassati, dude.…. perchè ti incazzi? –
– Ho fatto schifo e non mi sento in pari col mondo. –
Non lo sarai mai, darai la colpa a qualcuno te la prenderai e rimarrai deluso.. poi la notte, quando ti confonderai con la tua ombra, lì solo nella tua stanza col mondo fuori a far baldoria, capirai … –
Che cazzo vuoi dire, Jay? –
La bottiglia di Jack vola per la stanza a tinte di rhum. (tono alterato) – Smettila di piangerti addosso e cazzo reagisci! La devi smettere di avere paura, di non osare..  (tono rientra in tonalità più pacate e dolci) librati sul mondo, staccati dalla terra, vola ad un metro e segui il vento, segui il sangue, senti il suo circolo, sii te stesso –
– Puzza di marcio e sudore, sono inebetito, non riesco a reagire – 

– Uh…. bello…. lasciati sopraffare…. sprofonda….. arriverai così giù, così in fondo che uscirai dall’altra parte, eppoi ti dovranno vedere a testa in su. –
– Ma quanto cazzate spari Jay? –
– Ahahah… io sono il Re Lucertola…ed io posso tutto, no? –
– Si ricordo… una storiella che raccontano ancora oggi.. –
(denti tra una barba folta, ora ha inforcato un paio di Persol tartarugati) – Già! –  
– Come ti guadagni da vivere Jay? –
– Nel modo più bello di tutti i mondi: coi sogni degli altri! –
– Te ne sei sempre fregato eh? –
– Ehi, dude, rilassati, sei tu che stai sognando, sei tu che hai invocato il mio pazzo spiritello libero. – (continua a ridere, innervosisce, riprende a bere con Jack).
Ma dove siamo? –
– Ah… io non lo so, che cazzo è sta stanza? –
– E’ la prima volta che la vedo. –
– Mi ricorda tanto una sera a New Haven…. oh Cristo… che scopata che mi sono fatto… si chiamava Mary Rose, figlia del sindaco di un paesino lì vicino… che anno sarà stato? –
– Jay….. –
– Forse il ’67? –
– Jay!  – (tono più alto)
O il ’68? – (cerca un accendino per la Lucky Strike)
– Cazzo, Jay! – (urlo)
(occhiali abbassati sul naso, sguardo da sopra gli occhiali) – Hey man, inizi a rompere… fuck u! –
Ho bisogno d’aiuto. –
– Mi hai rotto i coglioni con sta fottuta storia di questo fottuto aiuto, cosa vuoi? –
(l’altro serra la mascella e stringe i pugni)
E’ un problema di metodo il tuo… dici tante cazzate in giro, la gente ti crede, e sei vittima di te stesso. Ti metti briglie e pesi inutili, guardi nel posto sbagliato… devi vedere bene, devi vedere meglio….– (lo sguardo si assottiglia)
– Dici? –
– Guardati… chi sei? –
– Io sono io! –
– Uh…. ok… e sei vivo? –
– Si. –
– Ed io sono vivo? –
– No. –
– Uh…. (si avvicina all’orecchio dell’altro) sbagliato!!! – (urlo)
Cazzo, ma sei scemo? Mi hai stordito –
(risata satanica, braccia a formare una croce, una mano con la bottiglia di Jack, una mano con una sigaretta infarcita di coca, testa reclinata e camicia nera aperta sul petto glabro, un piccolo crocefisso è impiccato al collo) – Lo vedi? (ride) od io sono vivo… o tu sei morto, e non lo sai!
– Voglio svegliarmi! –
(urla di Jay, saltella con una gamba alzata e le braccia al cielo, ha sempre le stesse cose in mano)
– Voglio svegliarmi! –
(urla di Jay, schizzi di Jack) – Fallo! Svegliati… è ora! E’ ora di svegliarti e lascia stare il sogno… può essere un incubo al tuo risveglio… –
– Fottiti Jay, fottiti!!! –
(ride fortissimo, gli occhi spiritati) – Bravo… falla entrare tutta… falla entrare in circolo, fai spruzzare adrenalina a quel cuore di merda che ti ritrovi… torna ad incazzarti, torna a dare pugni (ha la bocca aperta e gli occhi fissi, si muove scoordinato)

Scende una cappa di umido nella stanza, una pianola fa eco nel corridoio.
– Voglio sentire il sapore, voglio ascoltarla, voglio annusarla. La morte viene una volta sola, giusto? Non voglio mancare all’appuntamento. […] Amico non lo so. Potrebbe essere l’esperienza che ti fornisce il pezzo mancante del mosaico… – 
furono le ultime parole di Jay.
Diede una pacca all’altro sulla spalla.

– Dove vai? –
Il profilo si intreccio con un ghigno beffardo.
Le porte sul muro (non le aveva notate) si aprirono. Una luce (un riflettore puntato) squarciò il buio vincendolo senza scampo.
Urla dalla luce..
“Jay! Jay Jim Jay! Jay! Jay! Jay! ”

This is the end
Beautiful friend
This is the end
My only friend, the end

Of our elaborate plans, the end
Of everything that stands, the end
No safety or surprise, the end
I’ll never look into your eyes…again

Can you picture what will be
So limitless and free
Desperately in need…of some…stranger’s hand
In a…desperate land

Lost in a Roman…wilderness of pain
And all the children are insane
All the children are insane
Waiting for the summer rain, yeah

 

 

L’altro si svegliò.
Completamente sudato.
Puzzava di Jack e Lucky Strike.
Una risata diabolica nell’aria.
Solo vento.
O solo un sogno?

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Touch me – The Doors

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